PRANAYAMA, il controllo del respiro
Respirare è un atto involontario, ma il modo di respirare può influenzare positivamente o negativamente il resto delle funzioni del corpo: per questo è molto importante essere in possesso di nozioni che ci permettano di trarre il massimo dei benefici per la nostra vita e la nostra salute.
Nelle Yogasutra di Patanjali, il testo fondamentale dello yoga, Pranayama è il quarto stadio della pratica yogica.
Pranayama significa esattamente "controllo (Yama) della respirazione (Prana)".
Imparando diverse tecniche di respirazione e praticandole regolarmente possiamo acquisire degli strumenti che possono esserci utili nella quotidianità: allenandoci nei momenti di tranquillità saremo in grado di applicarle nel momento del bisogno per combattere l'ansia, lo stress, gli attacchi di panico, quando abbiamo bisogno di energia o semplicemente di recuperare il fiato dopo una corsa o far abbassare il battito cardiaco.
Come si traduce PONO in italiano? 2
Non esiste una sola parola con cui possiamo tradurre PONO: nel dizionario Hawaiiano-Inglese c'è una mezza pagina di spiegazione nel tentativo di tradurre questa parola hawaiiana in una lingua occidentale.
Ci tento anche io. Essere PONO nella mentalità hawaiiana significa essere in perfetto equilibrio in tutti gli aspetti della nostra vita. E non solo con noi stessi, ma anche con l'energia vitale del resto del mondo: gli altri, la natura, la divinità (che sia Dio, gli dei, la Dea, il Mana, il Prana, il Chi o come lo si voglia chiamare o intendere).
Quando questa armonia si interrompe (per qualsivoglia motivo), c'è la necessità di rimettere le cose a posto, di rimediare.
La parola hawaiiana che indica la pratica di ristabilire l'armonia è HO'OPONOPONO, ed è la risoluzione del conflitto, o la riparazione del danno, come puro desiderio di ristabilire l'armonia e non come necessità di giudicare cosa è giusto e cosa sbagliato, chi ha ragione e chi ha torto.
PONO è un concetto che vale la pena adottare nella nostra vita.
Nel prossimo incontro verranno illustrati degli esempi pratici e quotidiani di applicazione del concetto di PONO e di come utilizzare HO'OPONOPONO nelle piccole cose di ogni giorno.
(fonte: Kumu & Kupuna Kea, aka Pattye Kealohalani Wright.)
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10 motivi per praticare il Restorative Yoga
1. Permette uno stretching profondo e completo, più di qualsiasi stretching attivo.
2. Migliora la flessibilità senza che neppure tu te ne accorga.
3. Permette di scoprire al volo dove sono concentrate le tensioni.
4. Riduce i livelli di cortisolo e può aiutare a far diminuire il grasso viscerale.
5. Aiuta il sistema immunitario a rimanere vigile.
6. Riequilibra il tuo sistema nervoso, perché non c'è competizione né il tentativo di raggiungere una posizione.
7. Può aiutarti a calmare la mente: ti accorgerai del fatto che, anche se il corpo è a riposo, tenere la mente a riposo non è così semplice, ma aiuta!
8. È indispensabile per un veloce recupero dagli infortuni.
9. È una coccola per l'animo: la dolcezza delle posizioni è il primo passo per prendersi cura di sé e lenirà anche i dolori dell'animo.
10. È la porta che conduce alla meditazione, anche per chi non ha familiarità con questa pratica, che spesso intimidisce.
Nb: se non lo hai mai praticato, potresti sentirti un po' "sottosopra", vulnerabile e non del tutto a tuo agio. La coperta e il cuscino servono non solo come strumento di supporto, ma anche di conforto. Accetta le sensazioni che provi, lascia che abbiano spazio, non negarle o riufiutarle... E poi lasciale andare.
(Tradotto e adattato per MeditAloha dall'articolo "10 Reasons to Practice Restorative Yoga" di DoYouYoga.com)
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